Intenti SAT per LEGALITÀ NEI BALCANI



Unità composta da 7 (sette) operatori due dei quali alla prima esperienza.
Il team si compone di tre sezioni così formate:
TUSCO/LAW/NAM (SCIRÈ)
PSICO/CIPA (SUDA)
STEN/BARBA (GIBILTERRA)

Nella parte iniziale dell'evento SUDA SCIRÈ agiranno uniti per effettuare azioni dirette e/o rilevamenti volti alla distruzione degli obiettivi designati come NORD NORD/EST SUD/EST. Successivamente si andranno a riposare su SERCHIO (posto di bivacco trovato con le recon precedenti) da lì le varie coppie si muoveranno nella notte per colpire con azioni di sabotaggio gli altri tre obiettivi rimasti. È nostra intenzione NON fare un azione militare, ma usare il vostro evento per far toccare con mano diverse problematiche di missione ai nuovi SAT.
Differente è la missione di GIBILTERRA, questa coppia ha come compito l'eliminazione tramite tiro sniper da effettuare in zona sud rispetto alle coordinate avute sulla zona dove MUSTAFÀ è uso sostare, questo perché le due recon (eseguite sabato 16 agosto e mercoledì 19 agosto) hanno fornito documentazione fotografica che ci ha fatto capire che tale azione era quasi impossibile con le ASG sulle coordinate dateci. Se in tutto il pomeriggio GIBILTERRA non sarà in grado di colpire MUSTAFÀ, dovrà provvedere ad entrare nel campo avversario situato su coordinate note e colpire l'obiettivo con un tiro ravvicinato.Obiettevo secondario distruzione tramite esplosivo dell'OBJ SUD
Alleghiamo alcune foto e sketch maps fatte durante le recon preventive. Fate click sulle immagini per ingrandirle.


SVOLGIMENTO NOME PER OPCOM "ALCE"

Le infiltrazioni sono state fatte senza problemi. GIBILTERRA a sud mentre SCIRÈ/SUDA a nord. Il primo a obiettivo attaccato tramite azione diretta a nord era anche minato, ma per fortuna nostra la mina, pur essendo stata innescata dallo strappo della cordicella da parte del nostro ultimo operatore in vita, non si è attivata, permettendo allo stesso di entrare nel gazebo. OBJ preso. Ci dirigiamo a sud/est e nel frattempo riceviamo un sms da parte di GIBILTERRA che è stato visto e catturato dopo circa un ora di osservazione sulla strada dove pensavamo sarebbe passato prima o poi MUSTAFÀ.
SCIRÈ/SUDA intanto si avvicinano al OBJ NORD/EST, e senza essere visti arrivano fino alle tende, protette dal nastro vedo che delimitava le zone interdette, ma che allo stesso tempo LIMITAVA anche le soluzioni tattiche ai clubs in interdizione, siamo costretti a costeggiarlo, ma mentre lo facciamo, veniamo avvistati e e fatti azione di fuoco avversario e successivamente eliminati. OBJ fallito. Comunichiamo i due risultati a OPCOM e ci avviamo verso OBJ SUD/EST, che raggiungiamo attorno alle 1700.....qui arriviamo in vista del gazebo, notiamo un veicolo fermo (successivamente si allontanerà) e vediamo almeno due distinte ronde composte da 2/3 operatori coprire le carrabili vicine al sito, prendiamo le coordinate del gazebo e ci allontaniamo. Avevamo una ronda su una carrabile alla nostra destra, e non essendo certi se ci aveva visto o meno abbiamo adottato movimenti a sbalzi, per allontanarci in relativa sicurezza.
Comunichiamo l'avvenuto rilevamento a OPCOM che a sua volta ci manda la finestra tempo entro la quale troveremo MUSTAFÀ sulle coordinate note, lo giriamo a GIBILTERRA (dopo sapremo che per problemi di campo il nostro sms arriverà a STEN/BARBA in netto ritardo, quando loro saranno già intenti a strisciare per 300 m nel tentativo, fallito purtroppo, di far saltare OBJ SUD).
Noi ci dirigiamo a SERCHIO, area ritenuta idonea dalla recon per un bivacco. È ancora chiaro e mentre abbiamo quasi ultimato i basha e ci prepariamo a riposare, o chi come me, a mangiare qualcosa, sento un distinto rumore di motore in avvicinamento, do il segnale di congelamento.......la jeep arriva a venti metri da noi, scende un operatore ed inizia a dialogare con l'autista se sia il caso di invertire la marcia o meno (se l'avessero fatto avrebbero certamente investito il mio giaciglio)....fortunatamente non lo fanno e l'emergenza rientra......essere beccati sul bivacco per noi sarebbe stato una gran onta visto che durante i nostri corsi ci vantiamo spesso della disciplina del silenzio e dell'accuratezza con la quale facciamo questo gesto tattico.
Attorno alle 0240 veniamo raggiunti da GIBILTERRA, e lì scopro che se non mi fossi attenuto a quanto deciso in sede di pianificazione avremmo potuto colpire MUSTAFÀ noi di SCIRÈ o quelli di SUDA , vista la relativa vicinanza di SERCHIO (nome in codice del nostro bivacco) all'area di sosta del nostro obiettivo. Peccato! Sveglia alle 0330 e pronti in 15 primi ci dividiamo per l'ultima azione SUDA si dirigerà Su OBJ NORD/OVEST mentre SCIRÈ/GIBILTERRA su quello a OVEST. La luna è alta nel cielo e fa una luce notevole. SCIRÈ/GIBILTERRA si avvicinano all'OBJ OVEST.
Mentre siamo in movimento una luce si accende a una trentina di metri da noi e ci illumina per un momento.....ci congeliamo.....non succede nulla.....incredibilmente non ci hanno visto.....decido di arretrare e di fermarci un attimo. Mando due operatori a vedere cosa fanno gli OPFOR e dopo una mezz'ora circa ci dicono che se ne sono andati. Intanto ricevo via radio la notizia che SUDA è riuscita, ingannando le sentinelle, a piazzare un esplosivo sull'OBJ NORD/OVEST e ci stanno raggiungendo per darci man forte per l'azione diretta che ci prepariamo a fare (per la prima volta ALCE attaccherà con la sua forza completa).
Ma il destino vuole diversamente. Infatti NAM e TUSCO decidono (ideona geniale!) di aprirsi su di un campo aperto convinti che sia il prato dell'OBJ, ma non è così! E quindi arriveranno a dar supporto all'azione diretta in un secondo tempo......GIBILTERRA, SUDA invece procedono verso l'OBJ ma finiscono, mentre inizia già ad albeggiare, in un muro di rovi, che con il rumore che provoca al loro passaggio, li palesa al servizio di guardia ed attiva il campo nemico....effetto sorpresa sfumato......veniamo eliminati in una serie di scontri frazionati. Riunita la forza ci dirigiamo verso il punto di esfiltrazione, da dove comunico ad OPCOM la fine della nostra missione.

OPERAZIONE DELLA COPPIA "GIBILTERRA" TEAM ALCE (Sten e Barba)

Come anticipato avevamo una missione primaria che era l'abbattimento di MUSTAFÀ durante l'avvicinamento al campo QUADRATO NERO, e come missione secondaria quella di far saltare l'obiettivo con il panetto fornito dall'organizzazione. Infiltriamo a sud del campo (0409843 5021170), per stare lontano dalle strade e ci troviamo vicino al castello di Orio, è decisamente una direzione sbagliata, puntiamo a nord secco puntando a quota 373, nelle vicinanze dell'obj TRIANGOLO ROSSO.
Da accordi presi prima della partenza, pensiamo di fare un RV con SUDA/SCIRÈ il giorno seguente proprio per attaccare ROSSO, quindi faccio una cache in (0410408 5021329), pensando di tornarvi per passare la notte. Errore. Da lì proseguiamo verso est in direzione del nostro obj, ci mettiamo più di un'ora. A 150 m dall'obj ci fermiamo , vediamo la strada e le jeep che passano, sentiamo parlare i difensori del campo. Ci riposiamo un attimo, cominciamo a mimetizzarci, cosa piuttosto ardua perché il sottobosco è per lo più composto di rovi, non erba come dalle nostre parti.
Riusciamo lo stesso a spezzare la sagoma e cominciamo un lento e faticoso avvicinamento. L'idea era di collocarci a sud dell'incrocio che porta al campo (vedi sketch-map) ma ci rendiamo conto che è diventato un posto di blocco. Ci sistemiamo una trentina di metri più a nord, Barba sul ciglio della strada, e io 5 metri più indietro, per fornirgli copertura. Comincia l'attesa, speriamo ogni momento di vedere MUSTAFÀ passare davanti ad Enrico, per 40 minuti nessuno si accorge di noi, poi cercando una posizione più comoda, vengo notato e comincia un lento accerchiamento.
Mi viene detto di arrendermi, la stessa sorte tocca anche ad Enrico. Veniamo scortati al campo base dopo qualche decina di minuti arriva Mustafà, e son scambi di battute tra noi e lui, poi arriva il rappresentante dell'ONU, che ci squadra dall'alto verso il basso con lo stesso calore umano con cui si osserva uno scarafaggio su una pizza. Cominciano le trattative per il nostro rilascio alla fine l'ONU ci porta via per una scatola di aspirine ed un panino di prosciutto.
Il campo dell'ONU si trova davanti a VILLATE, mando un sms a Mauro per dirgli la situazione, ma gli sms viaggiano lenti, decidiamo di tornare su NERO per provare a far saltare NERO sfruttando l'oscurità. Strada facendo ci fermiamo per un'ora davanti al bunker di Mustafà sperando di colpirlo, ma lui non si fa vivo. Sono le 20:30, e cominciamo ad approcciare al campo. Durante la prigionia avevamo notato che i difensori davano grande attenzione verso Nord e verso e verso Est, ma poco verso Ovest, un prato basso che non offriva nessun riparo. Non per noi.
Abbiamo scelto di avvicinarci proprio da quella direzione sfruttando questa falla e confidando nell'oscurità e nella nostra mimetizzazione. Non so quanti metri abbiamo percorso prima a gattoni e poi strisciando, a noi sono sembrati chilometri. All'inizio l'erba era alta fino alla vita, da metà percorso in poi era praticello inglese. Sono assolutamente fiducioso di aver trovato la via più impensabile per avvicinarmi, ma a 50 m vengo illuminato dalla torcia di uno dei difensori, e vengo rapidamente accerchiato.
Non ho speranze e sparo solo per non essere scambiato un'altra volta. Barba resiste di più ma dopo un pò viene preso anche lui. Ci tengo a rilevare che il suo camuffamento ha messo in difficoltà un difensore che lo cercava con il visore notturno!! Il mio piano era stato mandato a pallino da un difensore che nella vita fa il giardiniere e la strisciata che avevo lasciato nell'erba lo aveva letteralmente disturbato. Amara ma fondamentale lezione. Siamo stanchi, decidiamo di andarci a coricare. Via sms ci erano arrivate la coordinate del bivacco, io sono dell'idea di tornare dove avevo lasciato lo zaino ma Enrico accusa una certa stanchezza, decidiamo di raggiungere gli altri ricorrendo a mezzi di fortuna per riposare un pò. Il resto della missione si sovrappone a quella di SCIRÈ e SUDA

CONSIDERAZIONI

Il terreno, pur essendo estremamente rumoroso, è bellissimo, avremmo preferito che le strade anche lontane dagli obiettivi fossero più battute, e che sugli obiettivi non ci fossero bindelle che limitavano di fatto le scelte tattiche. per il resto, non possiamo che complimentarci con il GTP e con tutti i clubs che l'hanno supportato, per il lavoro svolto......ci hanno permesso di vivere un film!!!!!
ALLA PROSSIMA RAGA

Mauro "TUSCO" Bressan SAT 1iC