Twin Strike


Il 31 gennaio 2010 a Trieste, si è svolto l'evento non competitivo denominato TWIN STRIKE, organizzato dal Soft Air Tergeste con il supporto degli altri club del Gruppo VEGA. Al gioco hanno partecipato, più o meno numerosi, i rappresentanti di una ventina di club che con il loro contributo hanno dato spunti di riflessione e di miglioramento ad una manifestazione che contiamo sicuramente di ripetere. Ma eccola nel dettaglio.

Con la TWIN STRIKE si voleva creare una struttura che ripercorresse l'esperienza vissuta alla BERGET ma era ovviamente necessario adattare il gioco alla potenza delle nostre repliche e ad un approccio mentale un pò più "italiano" (non abbiamo infatti la possibilità di utilizzare mezzi e aree di gioco come è invece in Svezia). L'organigramma prevedeva due fazioni di pari entità numerica (VERDE e MARRONE) a loro volta suddivise in tre Compagnie (CMP), un gruppo di Special Forces ed uno di Contractors. L'area di gioco era divisa a metà e ciascun territorio era ripartito in settori, uno per ogni CMP. La suddivisione in specifici ruoli (comando, truppa, SF, contractors, intelligence, ecc.) è stata voluta esplicitamente affinchè ogni categoria di giocatori, dai neofiti ai veterani, potesse avere accesso al gioco e svolgere al meglio i compiti assegnati (questo rende inoltre possibile immaginare schieramenti numericamente molto grandi, guidati da una gerarchia di comando relativamente contenuta).

L'idea alla base della quale avrebbe dovuto svilupparsi il gioco era la difesa del proprio territorio (perdere un comando di CMP significava perdere e dover abbandonare tutto il settore di competenza) e la conquista del territorio avversario su cui però si doveva poter garantire il controllo (con il presidio di tutti i punti sensibili). Ciò non solo per una fisima dell'ideatore ma soprattutto per evitare che tutto il gioco degenerasse in una mera caccia all'obiettivo avversario, come purtroppo invece è successo nella parte finale della partita.

Impiegare le SF per ottenere informazioni attendibili circa lo schieramento e le forze del "nemico", la posizione e la natura degli obiettivi e per cercare di colpire l'avversario nei punti vitali (gerarchia di comando), era fondamentale. A fianco di ogni comandante di schieramento c'era un operatore S.A.T. che nella figura di addetto all'intelligence forniva informazioni (a volte vere e a volte false) che dovevano avere lo scopo principale di bilanciare il gioco, di evitare lunghi momenti di stasi, di garantire che tutti avessero modo di giocare e divertirsi. La strategia di gioco era quindi nelle mani dei due comandanti di schieramento, che nel poco tempo a disposizione prima del giorno fatidico, dovevano pianificare ed organizzare per lo meno la parte iniziale del gioco. La tattica sul campo era affidata ai comandanti di compagnia e ai capi plotone, quasi tutti operatori S.A.T., che grazie alla conoscenza del campo potevano effettuare manovre veloci ed incisive quando richiesto. A tutti quanti era richiesto solamente DI LEGGERE ATTENTAMENTE IL REGOLAMENTO, e di rispettare soprattutto le quattro norme fondamentali che regolavano il rientro dei morti.

Nota: nella nostra pluriennale esperienza nell'organizzazione di eventi e nella stesura dei relativi regolamenti abbiamo seguito un percorso che dapprima vedeva book molto dettagliati nei quali, per evitare ogni tipo di incomprensione, veniva preso in esame ogni singolo aspetto con la conseguenza di risultare troppo pesanti e alla fine quasi incomprensibili e per questo spesso non letti. La naturale evoluzione fu quella di book al contrario ridotti all'osso (anche perché indirizzati stavolta ad utenti selezionati), con il presupposto che molte regole potevano non essere scritte perché ormai recepite (vedi repliche con potenza a norma, highlanders, ecc).

In tutti i casi è stato notato che un certo numero di giocatori che partecipano all'evento senza aver letto il regolamento c'era sempre! Per supplire a questo, alle volte è stato possibile fare dei briefing pre partita, altre volte delegare i capi settore affinché verificassero che le norme basilari fossero conosciute e capite, ma alle volte, per mille ed una ragione, ciò non era possibile e ci si doveva affidare a ciò che è stato scritto e per tempo diffuso. I signori che partecipano agli eventi senza aver letto ed assimilato il regolamento devono capire che, allo stesso modo degli highlanders, per un comportamento non in linea con quanto disposto, rovinano il gioco di molti altri.

Svolgimento del gioco

I due comandanti di fazione, in base ad una pianificazione di massima che riguardava sostanzialmente l'inizio delle ostilità, dopo aver atteso che tutti gli operatori avessero occupato le posizioni di partenza a loro assegnate, hanno iniziato a spostare truppe dalla retroguardia verso il fronte avanzato. Ciò ha determinato quasi subito un certa attività sui confini settentrionale e meridionale che ha causato, entro la prima ora di gioco, la perdita di alcuni obiettivi marroni. Mentre il settore a nord si riordinava e gli obiettivi venivano riconquistati riportando la situazione alla normalità, il comando di compagnia marrone a sud veniva conquistato dai verdi causando la perdita dell'intero settore. Allo stesso tempo le SF marroni conquistavano il comando si compagnia del settore verde posto a sud del campo ma dopo pochi minuti ne perdevano il controllo riportando un nulla di fatto.

Mentre la parte centrale del campo di gioco apparentemente non veniva interessata dalle ostilità, il fronte settentrionale vedeva un contrattacco dei marroni a danno dei verdi che in poco tempo perdevano l'intero settore nord. Nel frattempo i marroni a sud riconquistavano un obiettivo secondario e cercavano doppiamente di riprendere il controllo del settore e di penetrare nel comando di compagnia verde che però veniva difeso strenuamente ed anzi contrattaccava creando un nulla di fatto che durò qualche ora. Alle 12:15 però, grazie ad un'azione memorabile delle SF verdi, il comandante dello schieramento marrone veniva abbattuto; l'obiettivo era salvo ma il comando dello schieramento marrone passava al comandante in seconda che per mezz'ora dovette coordinare l'intera fazione da una posizione avanzata.

A questo punto del gioco sembrava che la comune volontà fosse quella di trovare e distruggere il comando di schieramento avversario, per cui si formavano alcune grosse concentrazioni di giocatori (anche a scapito di obiettivi o peggio interi settori che, contravvenendo al regolamento vennero abbandonati, oppure rimasero scarsamente difesi come per esempio proprio i due comandi di fazione) che penetravano in profondità nel campo avversario puntando sulle posizioni ritenute più probabili. Quando mancava poco alla fine del gioco il mega fronte di attacco verde irruppe nell'HQ marrone (a onor del vero c'è da dire che la posizione del campo, acquisita dalle SF verdi durante il bliz delle 12:15, non poteva essere riportata perché nessun operatore SF sopravvisse a quel bliz) decretando così anche la conclusione della TWIN STRIKE.

Prima ancora di iniziare questo evento, che voleva essere soltanto una prova per testare le reali fattibilità di un'idea, alcuni punti deboli erano già stati individuati. Il comandante della fazione, ruolo molto importante non solo ai fini del gioco ma anche per la riuscita dell'evento, poteva o no avere una giusta visione del gioco, poteva in maniera diversa coinvolgere i propri subalterni nella pianificazione, nelle scelte, poteva o no avere come noi l'obiettivo finale di far divertire; poi le comunicazioni, la cui gestione secondo noi doveva rientrare nella pianificazione del comandante di schieramento (noi ci siamo limitati a fornire due frequenze di partenza e il divieto, in questa fase, di ascoltare le frequenze avversarie); il dispiegamento di tutti i giocatori, da punti diversi del campo, con sufficiente anticipo; il rientro dei morti, forse l'aspetto più delicato, ma che a nostro avviso il regolamento ha risolto (purchè venga letto e rispettato). Alcuni di questi punti deboli sono stati ovviamente riconosciuti e segnalati da chi ha partecipato all'evento e le possibili soluzioni sono già al vaglio.

Possiamo concludere che l'evento è riuscito, dai feedback raccolti è chiaramente emerso che tutti si sono divertiti. A mio avviso da segnalare alcune considerazioni stralciate dai debriefing che possono spiegare la bontà dell'idea e portare ad altre riflessioni:

"Sapere di avere un ruolo ben delineato nel gioco permette di svolgerlo al meglio."

Ed anche:

"Pareva di essere in un film di guerra, quelli in cui i soldati avanzano, combattono, retrocedono e poi avanzano e combattono ancora, senza capire esattamente cosa stia accadendo attorno a loro. Ovviamente, stavamo seguendo un piano di attacco studiato dal comando che, a differenza di noi fanti, aveva ben chiaro il quadro generale della situazione. Anche questo ha avuto un suo fascino ed abbiamo vissuto intensamente ogni singolo momento delle azioni."

Loro hanno vissuto la TWIN STRIKE così.

SENTINELLE DEL MINCIO

La giornata comincia alle 5.00 quando, un pò assonnati e non ancora certi di poter giocare (la sera prima una copiosa nevicata aveva reso impraticabili le strade), strisciamo lentamente fuori dai nostri sacchi a pelo. Ben presto giunge la notizia che si riuscirà a giocare e noi, chi più e chi meno velocemente, ci prepariamo per la lunga e fredda giornata. Il ritrovo dovrebbe essere alle 6 sul campo di gioco, ma a causa della nevicata arriviamo tutti con 30 min di ritardo. Una volta giunti al punto di ritrovo per lo schieramento Marrone, iniziamo a raggiungere l'area assegnataci sotto la guida di Marco, il nostro capo obiettivo. Dopo circa 20 minuti di strada, arriviamo a bravo-2, il nostro obj, e cominciamo a cercare in lungo e in largo tra la vegetazione una bandiera marrone.

Le ricerche vanno per le lunghe, sino a quando Solid e Bressa non trovano la bandiera posta, neanche a dirlo, lungo il ciglio della strada; mentre il resto del gruppo allestisce il perimetro difensivo, Aquila, Doc e Marco montano il telo. Finalmente la partita inizia. Tutte le Sentinelle sono in posizione, in attesa dell'annunciato ordine di effettuare una ricognizione in profondità nel territorio nemico. Giunto l'ordine di prepararsi, due di noi restano a presidio di b-2, mentre gli altri attendono il via lungo la strada. Purtroppo, prima del via arriva una squadra di tango. Subito ci appostiamo tutti per attenderli e, per un pò, la tecnica sembra funzionare; il nemico è, infatti, impegnato nell'attenta osservazione di un gruppo di capre. Distratti dai leggiadri animali, i tango stanno per finire in bocca a Bressa e Schultz, le nostra punte avanzate, quand'ecco che, dalla seconda linea, parte una raffica che, a causa della distanza, va a vuoto. Subito il nemico si allarga, aggirandoci da ambo i lati e noi, malgrado i rinforzi, cadiamo.

Arrabbiati e delusi raggiungiamo il comando di compagnia da dove, una volta rientrati in gioco, ci apprestiamo per partire all'assalto di b-2 insieme a un altro gruppo. Avanziamo sulla destra della formazione e, dopo nemmeno mezz'ora, il campo viene riconquistato. Ci ridisponiamo a presidio, decisi a non mollare l'obj per nessun motivo al mondo, mentre 4 operatori, Schultz, Doc, Manuel e Solid, vengono inviati in recon all'interno del territorio nemico. L'esplorazione, durata circa un'ora e un quarto, porta la nostra pattuglia avanzata a perlustrare oltre due terzi della fascia di confine, incrociando, senza essere visti, due squadre nemiche ed una di nostri operatori, di cui vengono fornite le rispettive coordinate al comando.

Per quasi tutto il tempo, gli operatori in pattuglia vengono accompagnati da un robusto caprone e dalla sua femmina che parevano stregati da Schultz, tanto da non mollarlo un attimo, restandogli incollati a non più di due metri dalle gambe. Qualcuno ha ipotizzato che il nostro scout emanasse una 'fragranza' particolarmente attraente per i caproni. Terminata la recon, la pattuglia si riunisce al resto del plotone e, poco dopo, giunge un ordine: tutta la compagnia Mike deve prepararsi per un attacco in massa alle postazioni nemiche. La cosa ci riempie di gioia e, riunitici con il 1° e 2° plotone, andiamo all'attacco guidati dal grande Liut in persona. Pareva di essere in un film di guerra, quelli in cui i soldati avanzano, combattono, retrocedono e poi avanzano e combattono ancora, senza capire esattamente cosa stia accadendo attorno a loro.

Ovviamente, stavamo seguendo un piano di attacco studiato dal comando che, a differenza di noi fanti, aveva ben chiaro il quadro generale della situazione. Anche questo ha avuto un suo fascino ed abbiamo vissuto intensamente ogni singolo momento delle azioni. Conquistato un obj nemico, ribattezzato bravo-4, ci riavviamo lungo una strada. Noi Sentinelle apriamo la colonna, la marcia è tranquilla, interrotta solo dall'avvistamento di nemici colpiti; giungiamo in un luogo ove la strada è circondata da arbusti, Schultz scorge un tango e, nel giro di pochi secondi, le raffiche diventano rabbiose. Colpiamo un tango, una parte di noi si sposta in avanti, sull'altro lato della strada, coperta da alcune Sentinelle, mentre il grosso della colonna spinge sulla sinistra. Uno dei nostri viene colpito alle spalle da un tango che indossava mimetica scura (avrebbe dovuto averla chiara), cadono altre due Sentinelle (Doc e Edo) ma, dopo qualche minuto, l'obiettivo viene conquistato e ribattezzato bravo-5.

Tornati in vita e riorganizzate le fila, ci rimettiamo in marcia e, dopo pochi minuti, ci imbattiamo in un gruppo nemico, attestato dietro vere e proprie mura di sassi e pietre. Qui, un ufficiale di un altro plotone decide per un assalto frontale, mandando al massacro parecchi di noi, compromettendo così la nostra iniziale superiorità numerica. Mentre parte di noi cade nell'attacco frontale, tre dei nostri, (Aquila, Bressa e Schultz) si muovono a sinistra delle posizioni nemiche, per prevenire un aggiramento, presto seguiti de Asta e Marco. I ragazzi si appostano in una sorta di ridotta naturale, posta sull'orlo di una dolina, attendendo l'arrivo degli avversari quando, poco dopo, giunge l'ordine di mantenere le posizioni. Ben presto i tango si fanno vivi, sono in 16; viene scambiato qualche colpo, mentre loro sfilano ordinatamente a sinistra. Vengono colpiti 3 avversari; Asta e Marco, investiti in pieno all'attacco, si difendono accanitamente, colpendo circa 7 nemici, ma sono inevitabilmente travolti.

Le tre Sentinelle rimaste, vengono oltrepassate dal nemico, il quale pare non prestare loro attenzione. Il pericolo incombente alle spalle del nostro dispositivo è molto elevato, per cui Schultz inizia un timido aggiramento sulla destra dei 6 avversari, subito seguito da Bressa e da Aquila. Ben presto il timido aggiramento diventa una manovra accerchiante in piena regola, i nostri si spostano alle spalle dei 6 tango rimasti e, mentre Aquila e Schultz decidono come condurre l'azione, Bressa si lancia verso l'ignaro nemico, eliminando tre tango.

Per non essere da meno, Aquila e Schultz corrono verso gli operatori 'verdi', Schultz colpisce un quarto nemico, mentre Aquila si muove velocemente a sinistra, giungendo alle spalle dei due tango rimasti. Questi sono così ignari del nostro aggiramento che ad uno viene toccata la spalla e gli viene detto "sei morto" , mentre all'altro, distante circa 2 metri, viene sparata una breve raffica. I due, in particolare il primo, ci restano davvero malissimo, ed ai nostri quasi dispiace. Le tre Sentinelle continuano a spostarsi sulla destra, dove il nemico, sparando da dietro un muretto alto circa un metro, ci tiene inchiodati. Un primo tentativo di aggiramento non porta a grandi risultati e si cerca di proseguire la manovra, spostandosi ulteriormente a destra, quando un ufficiale di un altro plotone (forse lo stesso del primo assalto frontale?) ordina di unirsi ai suoi uomini per assaltare il muretto frontalmente.

Obbedienti agli ordini, i nostri partono all'attacco, venendo falciati in una manciata di secondi; non prima, comunque, di avere colpito uno o due tango. Dopo circa mezz'ora dall'inizio dello scontro, cade anche Doc, il quale, ultimo sopravvissuto della Compagna Mike, viene preso tra due fuochi mentre sta strisciando lungo i muretti di pietra, nel tentativo di portarsi a ridosso dei nemici. Ritornati a bravo-5, si provvede a ricaricare ed a sgranocchiare qualche cosa. Dopo dieci minuti, ripartiamo con il resto del reparto, stavolta in posizione di retroguardia, per ricercare ed attaccare l'HQ nemico, mentre alcuni uomini, tra cui il nostro Asta, restano a presidiare b-5 Dopo un lungo giro, ci imbattiamo in quello che si spera essere il mitico Quartier Generale avversario, obiettivo che, se conquistato, ci garantirebbe la vittoria.

Purtroppo, la fortuna ci gioca un brutto tiro e, invece che nel QG nemico, incappiamo in un Comando di Settore, difeso da un folto gruppo di cattivi (tra cui il nostro amico Basetta). Noi Sentinelle iniziamo una manovra di aggiramento, per arrivare alle spalle del dispositivo avversario, già investito dalle punte avanzate degli altri plotoni. Lo scontro è duro ma, alla fine, la Compagnia Mike prevale e l'obiettivo viene conquistato. Rientrati in gioco i colpiti, la Compagnia si rimette in marcia, verso quello che dovrebbe finalmente essere l'HQ, ma, purtroppo, il tempo tiranno ci impedisce di raggiungere la nostra meta prima dello scadere del tempo di gioco.

KATANA

All'inizio del gioco abbiamo atteso presso il campo base, in posizione difensiva, che Vecio (il nostro simpatico comandante di Plotone) e Psycho si accordassero su come e cosa farci fare e finalmente Vecio, ci ha dato una direzione e fornito carta bianca su come muoverci e svolgere i nostri compiti. Movimento buono di squadra con qualche incertezza per i più nuovi ed inesperti. Quasi subito abbiamo intercettato un contatto e con movimento in linea abbiamo raggiunto e velocemente acquisito il nostro primo obiettivo, un campo secondario. Lasciato a presidio dello stesso 3 operatori (Wotan, Joker e Tank) + Vecio, abbiamo proseguito costeggiando il limite Ovest del campo lungo la linea ferroviaria.

Altro contatto ed ingaggio con qualche perdita, ma conquista dell'obiettivo da parte degli ultimi due rimasti. L'obiettivo è risultato essere un Comando di Compagnia. Da colpito sono rientrato verso il primo obj con White e Ghost scoprendo che lo stesso era stato riconquistato dagli avversari con un attacco in forze. Da quel momento il nostro Plotone è stato ufficialmente "smembrato"; mentre cercavamo di ricongiungerci al resto della squadra abbiamo ricevuto le coordinate del campo nemico e deciso di portarle al Comando Centrale dato che eravamo praticamente isolati dalle comunicazioni radio con lo stesso (sentivamo quasi tutto ma gli altri non sentivano noi...).

Dopo un breve incontro con SF della nostra fazione riacquisendo un obj secondario verde, siamo arrivati al Comando Centrale. Qui abbiamo trovato alcuni dei nostri, a difesa insieme ad altri plotoni e tutti insieme abbiamo contenuto, molto bene, gli insistenti tentativi di attacco della fazione avversaria (qualche piccola incomprensione e confusione della fazione avversaria sulla gestione dei colpiti). Dopo aver fatto capire agli avversari che non sarebbero passati, siamo stati di nuovo divisi; Ghost ed io siamo stati aggregati a Viper (tipo decisamente in gamba) per un'azione in profondità nel territorio nemico. Siamo capitati di nuovo nel HQ di Compagnia spostato dagli avversari.

Dopo un presidio con difesa dagli attacchi avversari, è arrivato l'ordine di ripiegare. L'ordine era di avanzare in profondità per un attacco massiccio ed in effetti, dopo una sgambata abbastanza lunga abbiamo raggiunto HQ di schieramento con conquista. Qualche breve scaramuccia ed il Torneo era finito.

LUPI GRIGI MURMANSK

All'orario stabilito ci infiltriamo nel nostro territorio insieme al grosso della forza e ci ritroviamo su HQ. Siamo contractors, non ci mischiamo nella truppaglia e non effettuiamo il saluto d'ordinanza ... infatti a noi interessano soltanto i soldi e ciò che ce li procura. Veniamo appostati su hq2 a ridosso delle due FOB A2-A3 + A pronti in caso di necessità ad aiutare ma il primo lato ad essere ingaggiato è B e, dopo la capitolazione di B2 e B3 veniamo spostati su B per progettare un contrattacco su B2.

Su B incontriamo Liut che ci saluta, ci coordina con i plotoni regolari per l'attacco su b2 e va a cercar gloria su B3. Con il mio referente organizzo l'attacco su B2 passando noi da NE mentre loro da S. Arriviamo su B2 prima del resto dei regolari, appena sentiamo sparare attacchiamo gli opposti allargandoci a NE-N di B2. L'ultimo difensore (ne ho contati 5) capitola grazie alla copertura di un contractor che permette a me e zombie di attaccarlo sul lato.

Lasciamo B2 a disposizione dei regolari marroni e rientriamo su hq. Su hq troviamo nam che aspettava noi per uscire ed andare nel territorio nemico, io dispongo i miei uomini a difesa dell'obj nelle 8 direzioni canoniche e a 40 mt da HQ2 troviamo l'ingaggio. Era una SF nemica che ricogniva da 1h l'obj,è stata intercettata dall'uscita (neanche troppo lontana) della mia sentinella a S di HQ2. Le SF nemiche capitolano grazie all'ingaggio composto dai contractors LGM e l'aliquota di nam. Nam rimane a difesa di hq2 e noi (seguendo i tempi di rientro dei colpiti) rientriamo in gioco per attaccare A. A capitola prima che ci arriviamo (anche per colpa nostra direi...) e non ci resta che abbandonare l'area.

Incrociamo una ptg nemica che ci sfila davanti a circa 300 mt N di A in direzione E. Comunichiamo, e la seguiamo. 75 secondi dopo sentiamo HQ2 che comunica di essere sotto ingaggio,è fin troppo facile e fortunato per noi,nemico che attacca e noi subito dietro. Difendiamo HQ2 e ci dirigiamo su A3 per ricongiungerci con i regolari marroni. Su A3 però, in lontananza scopriamo la presenza attiva di verde, informiamo il comando e coordiniamo insieme al plotone di nam (loro da E, noi da S e W) l'attacco su A3.

Ben fatto e riuscito direi, ci attestiamo a difesa fissa di A3 per permettere all'aliquota regolare a cui nel frattempo si aggiungono altri elementi) di organizzarsi e ripartire verso OSCAR7 (in territorio nemico) oscar 7 si capisce infatti fin da subito essere il dirimpettaio di A3 nel territorio nemico, troppo frequenti infatti gli attacchi da N di piccoli gruppi (3-7 op) per essere solo un caso. Circa 170min di standby & piccole scaramucce con i regolari verdi (oltre ad un blu su blu con le nostre SF) ci passano su A3.

I regolari marroni infatti si organizzano (il c.do è caduto e passa la palla a NAM) per un grosso attacco sul dirimpettaio OSCAR7 che ostruisce l'avanzata. Dopo il rientro dei regolari marroni ci sganciamo per dirigerci (sotto ordine del c.te) su A per riprenderlo, arriviamo quando ormai il lavoro è stato già effettuato dai 2fast, sentiamo HQ sotto ingaggio e di corsa ci dirigiamo li. Sono le 14.45 ormai, arriviamo a 150 mt da HQ arrivando da W, ci dividiamo in due gruppi (4+3) ,cerco di allargare tantissimo le due aliquote (una arriva da NW e una da SW),nel frattempo altri 4 regolari marroni ci aiutano nell'ingaggio (anche se arrivando sulla strada vengono spazzati nel campo aperto fin subito..), i verdi quasi ci cascano e vengono su di noi a NW, zombie + 2 arriva a vista dell'HQ ma capitolano, io ultimo del mio schieramento ,mi divincolo da NW e provo a girare da S inseguito dai verdi che molto velocemente e abilmente mi "cacciano"...

Arrivo a tiro delle sentinelle nemiche, entrambe si girano insieme e cerco di giocarmela ma un op verde mentre parla alla radio si gira (fortunato ma anche bravo!), mi vede e avvisa i compagni che mi colpiscono! H15.00 Fine del game, ci ritiriamo alle macchine e ci incominciamo a cambiare.